Morgon 2013 Maison B. Perraud (Domaine des Côtes de la Molière)
|Morgon 2013 Maison B. Perraud (Domaine des Côtes de la Molière)
Difficile resistere a questa bottiglia. Un vino pulitissimo, vivace e che tanto per iniziare richiama inequivocabilmente la Borgogna, nonostante provenga da un territorio situato a sud del Mâconnais e quindi assai distaccato dalla zona classica della Regione. Goloso, al tempo stesso aggraziato e senza necessità alcuna di raccontarsi attraverso laboriose complessità che risulterebbero senz’altro indigeste alla natura di questo Morgon che invece così deve essere: intenso, libero da qualsiasi peso e benevolo con gli assetati. Il suo profilo gioca spedito su un intero cesto di frutti rossi croccanti, ricorda il fiore della lavanda e si percepisce una lieve componente minerale. L’immediato sviluppo al sorso è facilmente riproducibile in immagine Gif animata (attualmente irrompenti su facebook) con figurazione di un individuo felicemente inebetito che manda giù il calice in ciclo ripetitivo continuo; la bottiglia disgraziatamente finisce.
Una piacevolissima interpretazione, pure inattesa se consideriamo che si tratta di un’etichetta proveniente dall’attività di négoce del Domaine des Côtes de la Molière. In ogni caso, sembra sufficiente una breve ricerca su internet per scansare l’idea di qualsivoglia disattenzione nella produzione dei vini targati Maison B. Perraud. “Attraverso la Maison B. Perraud lavoriamo in stretta collaborazione con vignerons certificati in agricoltura biologica, che rispettano il nostro stesso protocollo di conduzione del vigneto”. Affermazioni in simmetria perfino con i prezzi di vendita delle etichette – riportati sul sito http://cotes-de-la-moliere.com/ e in Italia distribuiti da ARKE’ Distribuzione Vini Naturali – con fascia dai 12 ai 16 euro per quanto concerne la gamma di vini prodotti direttamente dal Domaine des Côtes de la Molière e dagli 11 ai 21 euro per quelli realizzati tramite l’acquisto di uve da conferitori.
Grappoli di Gamay, per la bottiglia in questione, ottenuti da ceppi dell’età di 60 anni, allevati presumibilmente ad alberello (gobelet) e in legame con il reputato Morgon, uno dei dieci crus del Beaujolais, che si caratterizza per una composizione dei terreni tracciata da inserti di granito e diorite. Apprezzata la pulizia e la bontà del vino, occorre successivamente evidenziare che i metodi di lavorazione in vigna e in cantina sono effettuati attraverso il totale rifiuto di erbicidi, pesticidi e concimi chimici, con vinificazioni tramite fermentazioni spontanee e successiva maturazione del vino in vecchie botti, senza alcuna ricerca di un contributo boisé. Il valore aggiunto.
Roma, il 13 gennaio 2016
Francesco Petroli