Pouilly-Fuissé Les Birbettes 2012 – Château des Rontets
|Pouilly-Fuissé Les Birbettes 2012 – Château des Rontets
Cuvée ottenuta da un ettaro di vieilles vignes – 75 anni l’età media – distribuite su quattro diverse parcelle all’interno dei 5,60 ettari dell’autorevole Cru “Les Rontets” nel Comune di Fuissé. Il tutto a un’altitudine di 350 metri sul livello del mare, su suolo – visto come un millefoglie – con roccia madre composta da calcare duro di era giurassica, marne caratterizzate da blocchi frantumabili con tanto di inserti ferrosi e una ventina di centimetri in superficie di argilla, limo e pietre.
Specifiche che, sommate alla mano capace di Claire Gazeau e Fabio Montrasi, per il millesimo 2012 hanno dato vita a un liquido trascinante con un equipaggiamento aromatico decisamente mentolato e minerale, di solida eleganza e che spazia da elementi vivaci e agrumati a profumi solari e avvolgenti [fiori bianchi di consistenza carnosa e nocciola]. Bocca completa, di rilevante struttura che si distingue prima per la salda integrazione tra le sue componenti e poi si distende accelerando tramite micro impulsi, soprattutto di carattere sapido.
In estrema sintensi… un vino della madonna!
Roma, il 7 maggio 2015
Francesco Petroli
Nota : la foto dei terreni è stata presa dal sito http://www.chateaurontets.com
Chiedo scusa, per meglio capire:
1) Cosa vuol dire ‘solida eleganza’?
2) E ‘micro-impulsi’ di ‘carattere sapido’?
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
Riccardo
Buongiorno Riccardo, nel tentare di trascrivere le percezioni che il vino comunica intimamente a ognuno di noi molto spesso – e come hai notato – preferisco seguire una strada istintiva. Nei miei appunti scrivo queste fesserie e capisco che non possano arrivare al lettore.
Devo essere onesto: in parte mi dispiace, dall’altro lato – e non è arroganza – preferisco esprimermi in maniera istintiva. Molto spesso leggo descrizioni identiche: “complessa ed eccellente fattura degli aromi, sorso ampio, di struttura, molto sapido e lungo nel finale”, caratteristiche certamente corrette, ma che spesso non riescono – secondo me – a descrivere il reale sviluppo della materia al palato o al naso. Ogni tanto ci provo, ma ovviamente e come si evince dal tuo commento non è per niente semplice riuscire nell’intento di trasmettere la particolarità di un vino.
Tornando alla domanda, per “solida eleganza” avevo intenzione di comunicare un profumo complessivo di materia notevole, consistente – il biglietto da visita per un sorso strutturato – ma allo stesso tempo anche di carattere raffinato. L’ho specificato perché i due aspetti non vanno sempre di pari passo, un naso “abbondante” o “grasso” può essere anche ritenuto eccessivo. Per quanto riguarda i “micro impulsi soprattutto di carattere sapido” l’intenzione era quella di descrivere uno sviluppo dinamico del vino che a centro bocca (come dicono quelli bravi 😀 ) offre ulteriori sensazioni, lievi tocchi estremamente piacevoli in questo caso delle componenti dure del vino, mai sproporzionati e che aiutano il vino a distendersi, soprattutto di carattere sapido perché la componente di freschezza – anche per via dell’annata 2012 in Borgogna – si fa sentire meno.
Un saluto e a presto!
Francesco