Clos Vougeot Grand Cru Vieilles Vignes 2012 – Chateau de la Tour
|CHATEAU DU CLOS DE VOUGEOT – Immerso nel cuore della Côte de Nuits il Castello del Clos de Vougeot è il simbolo della Borgogna del vino da quasi mille anni. Imponente elemento di attrattiva e meta turistica dall’effetto magnetico, nasconde dietro le facili apparenze la storia e la cultura borgognona: l’opera dei Monaci dell’Abbazia di Citeaux che edificarono il castello proprio nel vigneto e definirono con la recinzione in pietra il Clos odierno con un messaggio talmente forte da spazzare via da ogni tempo l’eventuale notorietà di qualsiasi altra Appellation che proviene attualmente dallo stesso Comune. Evidentemente questi signori non solo se ne intendevano di vino ma anche di affari, tant’è che il terreno lo ricevettero incredibilmente in dono intorno all’anno 1100 e trattandosi di personcine senza troppe pretese pensarono bene di costruire un pozzo, una cucina con tanto di camino abbastanza capiente da infilarci un animale intero e l’inevitabile cantina – con tutti i locali atti alla vinificazione – per inebriarsi di un vino pazzesco!
Il 1789 segna la fine dei giochi per i Monaci e dopo l’acquisizione dello Château da parte di diversi proprietari, dal 1944 l’edificio appartiene ai membri della “Confrérie des Chevaliers du Tastevin”. Sulla carta si tratta di un’associazione senza scopo di lucro creata per promuovere i vini e la gastronomia della Borgogna nel mondo. Nei fatti è una setta di fanatici totalmente ossessionati dal vino, il cui motto è “mai invano, sempre in vino” e ai quali va tutta la nostra stima e invidia. Per la cronaca, organizzano una serie di pranzi annuali al termine dei quali alcuni individui gironzolano in allegria con divise giallorosse e tralci di vite in mano.
IL CLOS DE VOUGEOT E LE TRE AREE GEOLOGICHE – Il Grand Cru più esteso della Côte de Nuits: 50,591 ettari divisi tra 82 proprietari per una produzione media annuale di circa 220.000 bottiglie. Elementi che si esprimono in caratteri di eterogeneità tra un’etichetta e l’altra che non si risolvono analizzando lo stile del singolo produttore ma occorre decifrare attraverso l’individuazione della collocazione dei filari di ogni Domaine nello stesso vigneto. Proprio i Monaci a partire dal XII secolo misero in evidenza il valore di alcuni lieux-dits situati nella parte superiore del terreno e oggi per definire i caratteri che il Clos de Vougeot conferisce al vino si distinguono generalmente tre aree geologiche:
- zona superiore: si tratta della zona che attornia il Castello (v. mappa del Clos de Vougeot) e si colloca a un’altitudine di circa 255/260 metri sul livello del mare. Il sottosuolo è composto dalla lastra di calcare del Bajociano con una buona dose di calcare attivo. Il suolo, poco profondo, è di struttura granulosa, con ghiaia e una parte di componente argillosa. Questa fascia conferisce al Clos de Vougeot la maggiore finezza e complessità.
- zona centrale: Siamo a 250 metri sul livello del mare e le condizioni per la viticoltura restano comunque ottimali. Il topsoil ha una profondità media di circa 45cm composta da ooliti calcaree del Batoniano discese per erosione dalla sommità della collina sotto forma di piccole pietre, terre bruno calcaree e una componente argillosa che aumenta rispetto al settore superiore. I vini provenienti da questa zona rappresentano in linea generale una sintesi tra eleganza e potenza.
- zona inferiore: si scende a 240 metri e in questa area il sottosuolo è composto da un’abbondante componente argillosa e ricoperto da un suolo dallo spessore di circa un metro formato da suoli bruni, sabbie, limo e argilla. Evidentemente le radici della vite non si nutrono delle specifiche individuate nelle precedenti zone e i risultati si traducono in vini di grande consistenza e minore complessità, secondo la critica equiparabili addirittura a un’Appellation Village.
CLOS VOUGEOT VIEILLES VIGNES 2012 – CHATEAU DE LA TOUR – Siamo al cospetto dell’unica azienda che vinifica direttamente dentro al Clos de Vougeot in una struttura edificata a fine ottocento. Château de la Tour possiede un totale di 5,48 ettari di cui 4,43 situati in appezzamenti della zona alta, centrale e inferiore del Clos e le cui uve in assemblaggio danno vita alla Cuvée Classique. Le Vieilles Vignes invece sono collocate unicamente nella zona centrale del Clos e precisamente nel lieu-dit “Les Marei Bas”, sotto la parcella del Domaine D’Eugénie. Si tratta di 1,05 ettari con viti dall’età superiore al secolo impiantate nel 1910 e ottenute in selezione massale. Viti post-fillosseriche su portainnesto 161.49 C. (fonte A.C.) che si caratterizza per un apparato radicale semi-profondo e una buona resistenza al calcare attivo presente nell’area in questione. Da questa parcella si ottiene il vino di maggior prestigio dell’azienda, il Vieilles Vignes oggetto della degustazione. La vinificazione, considerata l’età delle viti che agostano perfettamente, avviene con tutti i raspi.
Rigoroso, profondo e complesso il Clos de Vougeot 2012 Vieilles Vignes ha degli aromi che spaziano da un frutto che ricorda la ciliegia e l’agrume. Si individuano un mare di spezie, note pepate e una vena fortemente minerale scortata da sentori di humus. Pieno al palato e senza squilibri sull’acidità agrumata, a metà sorso si manifesta una accurata texture tannica di chiaro estratto, di seguito il vino si distende nella sua componente sapida. Un monumento educato e di supremo carattere.
Roma, il 17 novembre 2014
Francesco Petroli
Note: la grandiosa foto di copertina è stata scattata da Davide Seddio
Bel racconto!..che dire?
chapeau!
Grazie, grazie et merci! 😀
Bello. Mia sorella, pur non essendo appassionata di vino, lo ha letto ed apprezzato molto. Ben fatto.