Trentino Alto Adige – Appunti di viaggio: Tiefenbrunner
|Assoluta perla immersa negli innumerevoli tesori dell’Alto Adige è il castello di Turmhof dove ha sede la cantina Tiefenbrunner. E’ una vera oasi di pace. Appena arrivati sembra di venir catapultati in un’epoca lontana, fatta di castelli, dame e cavalieri. All’arrivo un piccolo giardino con una graziosa fontana e all’interno di un chiostro la possibilità di degustare prodotti tipici e i vini della cantina, in un’atmosfera piacevole e rilassata. Anche questa, come molte delle precedenti di cui abbiamo parlato, ha una storia legata alla viticoltura che affonda le sue radici in tempi lontani: documenti risalenti al XIII secolo attestano l’esistenza del vigneto Linticlar. Inoltre la proprietà appartiene alla stessa stirpe dal 1675. Anche i riconoscimenti non sono cosa recente: alla prima esposizione tenutasi a Vienna alla fine del XIX secolo, i vini della cantina vennero lodati così come oggi accade, siano essi bianchi o rossi.
Tra questi ultimi spiccano vini eccellenti come il Pinot Nero Riserva 2010 Linticlarus: naso dolce e speziato, cannella e pepe si fondono, il colore rosso rubino scarico con le sue pennellate di granato è testimonianza del rispetto nei confronti di questo vitigno così affascinante. Bocca setosa, delicato ma di carattere, con un tannino vellutato e una speziatura che arriva solo alla fine. Bottiglia caldamente consigliata agli amanti della buon bere. Il Cabernet Sauvignon Turmhof annata 2012 ha il colore tipico di questo vitigno e un naso ciliegioso senza ricordare la marmellata, ma più il frutto scuro e maturo. Il naso è tipicamente vegetale, resinoso, con una nota mentolata. Soave all’assaggio, incantevole, d’ispirazione, invitante ma affatto scontato. Il Lagrein Riserva 2011 si presenta con un rosso porpora molto intenso, al naso è ematico, ricorda la carne cruda, in bocca fresco e succoso di ciliegia e mora, ottima interpretazione di un vitigno locale spesso sottovalutato nelle sue potenzialità. Da ultimo assaggiamo il blend di Cabernet e Merlot chiamato Cuvée, annata 2011. Unica nota minore nella serie di assaggi, si presenta come ci si aspetterebbe: rubino carico, nessuna asperità, pulito, pronto, niente sorprese.
Rimango invece letteralmente senza parole all’assaggio del Feldmarschall von Fenner 2012, un muller thurgau d’eccezione, come non ricordo di aver mai bevuto: erbe aromatiche e frutta bianca al naso, bocca fresca, pulita, elegante, sorso lungo. Spettacolare frutto della viticoltura al di sopra dei 1000 m slm, da uve provenienti dall’altopiano di Favogna, incontra nella sua preparazione acciaio, rovere e cemento. Il risultato è stupefacente. Assolutamente da avere in cantina. Altro aspetto intrigante è la chiusura della bottiglia: il tappo a vite Stelvin è stato introdotto per garantire maggior qualità e viene indicato come assoluto migliorativo nell’evoluzione del vino. Non avendo personalmente esperienza estesa con tappi diversi dal sughero, son ancor più curiosa di seguire negli anni a venire l’evoluzione delle bottiglie acquistate. Sia mai che decida di farne una serie di articoli… .
Roma l’8 ottobre 2014
Marta Di Iorio
One of my favorite places in Alto Adige. This great yet humble producer of fantastic white wines… I am particularly impressed with the Single Vineyard Pinot Bianco…I believe it is called Anna.
Hi Greg, I was amazed by the feeling you get out of their wines…unfortunately I missed the Pinot Bianco you mentioned…it has been a quite intense vacation in terms of tasting! For sure I will get it next time! Hope to hear back from you soon! Marta
Sempre piacevole leggervi.
Ero stato anche da Tiefenbrunner nei miei giri altoatesini, anche se la visita era stata breve e meno approfondita della vostra. In Alto Adige è pieno di cantine splendide, grandi e piccoline anche se l’accoglienza non è sempre all’altezza di altre zone d’Italia.
Negli anni però stanno migliorando anche in questo..ricordo con piacere anche il Lagrein “base” e spesso i vini di questa fascia sono quelli che meglio rappresentano stile e qualità della cantina ..
un saluto
Massimo
Ciao Massimo, grazie mille! Sapere che i nostri articoli vengono apprezzati ci riempie di soddisfazione!
E’ stata la mia prima volta in Alto Adige e sono rimasta sinceramente colpita dalla qualità del servizio: trovo fantastico il fatto che in ogni cantina si possa assaggiare prima dell’acquisto. Credo contribuisca enormemente alla formazione di un gusto personale e in più consente di fruire immediatamente di informazioni sulla produzione di ogni singola bottiglia. Per l’accoglienza devo ammettere di essere stata fortunata!
Sono d’accordo con te sui vini di fascia base…il loro stile pulito e netto consente una lettura diretta dell’interpretazione territoriale di ogni cantina.
Toccherà organizzare la mia prossima gita alla scoperta dei vini che non ho fatto in tempo ad assaggiare, tra cui il Lagrein base di cui mi parlavi!
Un caro saluto
Marta