Cerretalto del 1995 di Casanova di Neri: l’etichetta elegante
|Casanova di Neri è uno dei grandi nomi del Brunello. La cantina, con la sua elegante insegna, mi accoglie ogni volta che arrivo a Montalcino, accrescendo di anno in anno la mia curiosità, essendo una delle grandi assenti a Benvenuto Brunello.
Provo ad immaginarne la motivazione: circa l’85% delle loro vendite è all’estero e da lì probabilmente lo scarso interesse ad ampliare gli orizzonti nel mercato italiano, dato anche i prezzi non proprio alla portata di tutti (il Cerretalto si aggira attorno ai 170 euro fino ad arrivare ai 250 per le migliori annate passate).
Casanova di Neri è nota per l’attenzione e la cura in cantina: l’utilizzo della forza di gravità invece delle pompe per una migliore conservazione della qualità, la cernita su nastro per la selezione degli acini, l’attesa del tempo di maturazione necessario alle caratteristiche distintive di ogni vino, come nel caso del Cerretalto, che esce al 6° anno dalla vendemmia come fosse una Riserva. La scelta stilistica della cantina è improntata alla territorialità passando anche per l’utilizzo di lieviti autoctoni. L’elevazione in barrique è impiegata per dare maggiore compattezza al colore e “accelerare” l’evoluzione aromatica. L’obiettivo è ottenere vini che esprimano eleganza, perfezione, pulizia, unicità e riconoscibilità.
Con tutta la curiosità del caso, mi appresto quindi ad assaggiare una bottiglia di Cerretalto del ’95. Dei tre vigneti di proprietà, da cui nascono tre diverse etichette, il Cerretalto è il cru principale, noto per la sua personalità marcatamente minerale, data del terreno ad alto contenuto ferroso.
Il Cerretalto è un anfiteatro naturale a est di Montalcino, caratterizzato da roccia vulcanica e sasso alluvionale degradato.
Al naso i sentori tipici del Brunello sono tutti lì: humus, tabacco, foglie secche, radice di liquirizia. Un naso evoluto e complesso di concentrato di pomodoro, con una nota balsamica raffinata e una ematica matura. All’assaggio è caldo e molto lungo, la struttura è avvolta da una sostanziale raffinatezza, con una spalla acida ancora distintamente percepibile.
La veste è di un’eleganza estrema, una sinuosità setosa che colpisce ma non ammalia. Il palato è tutto tondo, di una morbidezza confortante che non affascina. Una bella ed elegante signora il cui fascino algido non trasmette emozioni.
Il vino è pienamente in linea con la visione dell’azienda e con il mercato a cui si propone: pulito, elegante, riconoscibile nei tratti tipici del territorio con una personalità imprescindibilmente legata all’unicità di Cerretalto. D’altro canto si nota anche quella scivolosità a tutto tondo che evoca più la seta dei guanti che le mani sporche di terra del vignaiolo, quello che cerco appassionatamente in un bicchiere di vino.
Roma il 19 marzo 2013
Marta di Iorio
E’ molto interessante questo articolo!! Essendo toscana, sono molto orgogliosa della produzione che si ottiene da questa terra e dei relativi riconoscimenti. Mi è piaciuto molto l’ultimo paragone dei guanti di seta!!
Complimenti!
Buon pomeriggio.
Ciao! Grazie! Seppur non di nascita, sono Toscana da parte di nonna e condivido con te l’amore per questa regione, i suoi paesaggi e i suoi vini! Sicuramente mi capiterà di parlarne nuovamente…continua a seguirci!
Buona serata
Il Cerretalto è qualcosa di sensoriale. Un vero viaggio nel gusto.
Io non l’ho mai provato, neanche di annata… figuriamoci del 1995, quindi rosico doppiamente e in tutto ciò la cara Marta lancia qualche carico pesante, forse su un vino all’inizio della sua fase di declino. Mannaggia a lei! 🙂
Ciao Claudio! Sicuramente il Cerretalto è un ottimo prodotto ma posso affermare con altrettanta certezza che non rientra nella top 10 dei miei Brunello preferiti! È capitato anche a te di assaggiarne qualcuno con qualche anno alle spalle?
Marta complimenti per l’articolo: io ho una bottiglia di Brunello CdN Tenuta Nuova 2004, ma ha una etichetta diversa da quella “classica”. Mi è stato detto a Pienza che forse è una produzione limitata per l’estero: ne sai qualcosa?
Ciao Stefano, grazie per i tuoi complimenti…molto apprezzati! Pur vivendo attualmente all’estero, non mi e’ capitato di vedere etichette diverse dalle solite…daro’ un’occhiata in giro e ti faccio sapere!
Ciao
Marta
Potrebbe essere un etichetta celebrativa (tipo “selezione annata 2005”)?
Che valore hanno queste bottiglie?
Grazie
Stefano
Ciao Stefano, purtroppo non so aiutarti con certezza. Puoi considerare circa un 10% in piu’ per una etichetta celebrativa rispetto all’abituale….