Barolo Le Vigne 2010 di Luciano Sandrone
Si tratta di una storia di sacrifici quella che ha dato vita ad un marchio sinonimo di eccellenza ed indiscutibilmente di tradizione. Luciano Sandrone comunica concetti vigorosi e determinazione, orgoglioso delle sue origini e forte di un percorso in cui ha sapientemente custodito millesimi di sudore utili anche a ricolmare le carenze di un’informazione a volte superficiale.
Quando Mario Soldati pubblicava “Vino al Vino”, Luciano giovanissimo veniva letteralmente monopolizzato dal prodotto. Lo studio della vite, la prima esperienza sul campo da Giacomo Borgogno, la sua strada e la sua passione, ma anche la volontà di non deludere il padre falegname che avrebbe potuto tramandargli senza rischi il proprio mestiere. Poi la nomina di capo cantiniere presso i Marchesi di Barolo (carica che ha svolto fino al 1990), il viaggio nella Côte de Nuits, la Vigna su tutto ed infine il sogno con l’acquisto nel 1977 del primo piccolo appezzamento in Cannubi, sottozona Boschis, con la prima annata in sperimentazione, millesimo 1978 e le prime 1500 bottiglie prodotte senza marchio che due compratori, uno svizzero ed un americano, acquistarono e si divisero nella loro totalità.
“Sono sempre stato tradizionale con attenzione alla vigna ed il Barolo è stato sempre un vino da assemblaggio tramite più vigneti”, parole con cui ci si appresta a degustare l’anteprima del Barolo Le Vigne 2010, l’etichetta rossa di Luciano Sandrone, con il nebbiolo vendemmiato dalle vigne di Barolo (Vignane), Novello (Merli), Castiglione Falletto (Villero) e Serralunga d’Alba (Baudana), queste ultime due hanno sostituito dal 2009 quelle precedentemente in affitto a Monforte d’Alba (Conterni e Ceretta). Vigne in cui non si utilizzano diserbanti e prodotti chimici, uve che fermentano con l’azione di lieviti indigeni ed una maturazione in fusti di rovere francese da 500 litri posti in una Cantina certamente moderna che tuttavia non si basa sulla tecnologia; tolta la climatizzazione i vini non subiscono trattamenti e non vengono filtrati. Un inverno rigido e prolungato, l’ottimo germogliamento ed un periodo di maturazione delle uve caratterizzato da freschezza ed ottime escursioni termiche tra giorno e notte ci portano nel calice un Barolo Le Vigne 2010 importante.
BAROLO LE VIGNE 2010 di LUCIANO SANDRONE: (100% Nebbiolo) Annata in anteprima. Il vino si presenta di colore rosso rubino con unghia granato. Al naso si esprime con un bouquet complesso ed una fattura degli aromi esemplare, si spazia inizialmente dalle note fruttate di ciliegia a quelle floreali che ricordano la rosa per poi subentrare in un coinvolgimento di aromi speziati che ricordano la cannella e poi il tabacco, piacevole il sentore balsamico che accompagna l’analisi olfattiva, emergono infine sentori eterei che ricordano la cipria. Il sorso è di notevole struttura, gioca tra potenza ed eleganza, deliziosa la freschezza, il palato è interessato da un lungo finale saporito accompagnato inizialmente da una trama tannica giustamente evidente ma di encomiabile tessitura. Un grande vino, da degustare assolutamente oggi per effettuare ad occhi chiusi un acquisto mirato al futuro. Occorre avere pazienza e conservarlo con cura in cantina.
Roma il 19 febbraio 2014
Francesco Petroli