Irpinia Rosato 2012 e Taurasi 2008 – Borgodangelo

Immagine7Sono sempre più affascinato dal mondo del vino, dalle sue dinamiche, dal suo calore e dalle sue storie che letteralmente mi conquistano. Sono arrivato ad amare addirittura le polemiche, a volte vere e proprie dispute che ruotano attorno a scelte politiche, di palato e tecniche di vinificazione. Controversie che leggo quotidianamente e con attenzione. Cerco di comporre, tassello dopo tassello, il mio pensiero ben consapevole di percorrere i primi passi lungo un percorso complesso.  Ammiro, quindi, chi dall’altra parte lavora con sudore,  passione e soprattutto prospettiva – a piccoli passi -, come Borgodangelo.

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BORGODANGELO: Ci troviamo nel cuore dell’Irpinia, per la precisione nel triangolo verde culla dell’autorevole Taurasi (Taurasi, Sant’Angelo all’Esca e Luogosano) e qui Antonio Lo Priore e Pasquale Iannuzzo sono i titolari dell’Azienda vinicola Borgodangelo. Tuttavia il termine “titolari” non racconta al meglio l’idea di queste personalità che – forti di un’impronta principalmente familiare – pochi anni fa hanno trasformato un vecchio appezzamento di famiglia, in precedenza trascurato, per contribuire alla valorizzazione di un territorio, nel rispetto delle tradizioni locali e con la rivalutazione dell’intero paesaggio.

Lavorano, con il prezioso contributo dell’enologo Cristoforo Pastore, su circa sette ettari vitati situati a 400 metri sul livello del mare su terreni collinari con caratteristiche calcareo argillose e la ricchezza tipica di detriti di natura vulcanica ed oltre all’attenzione relativa alle selezione delle uve ed una rigorosa vendemmia con raccolta manuale sono da apprezzare alcune scelte come quella di utilizzare il tappo Nomacorc per la chiusura dell’Irpinia Rosato, presente in degustazione,  dal 7 al 22 giugno 2013, all’evento VinòForum di Roma e premiato Medaglia d’Argento al 2° Concorso Enologico Nazionale Vini Rosati d’Italia proprio con l’annata 2012, nonchè oggetto della presente recensione insieme al Taurasi del 2008.

Per chi fosse interessato, il tappo Nomacorc è un prodotto che può vantare zero emissioni di anidride carbonica e che di recente, presso l’Associazione Italiana Sommelier di Roma, ha ben svolto il suo dovere, durante una degustazione alla cieca di vini identici e di stessa annata, nei confronti del suo fratello maggiore sughero.

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foto 2IRPINIA ROSATO 2012 DOC – BORGODANGELO: (Aglianico 100% vigneto della zona di Sant’Angelo) all’Esca) Rosa cerasuolo cristallino e consistente. Al naso è intenso e seducente, composto da una complessità del tutto coerente con la tipologia e vinificazione. Si riconoscono la ciliegia, i lamponi e a tratti una leggera fragola, un piacevole floreale di fresia ed infine, a bicchiere fermo, un sentore che ricorda l’oliva verde. In bocca è caldo, un vino morbido dotato di una bella sapidità. Coerente con i frutti sentiti al palato, equilibrato, intenso e persistente, questo unico Rosato da aglianico merita la recente Medaglia d’Argento ottenuta al Concorso sui Vini Rosati d’Italia.

foto 1TAURASI 2008 DOCG – BORGODANGELO: (Aglianico 100% vigneto nella zona di Taurasi) Affinato per oltre 18 mesi in tonneaux di rovere di Slavonia da 750 litri, si presenta di un colore rosso rubino carico, limpido, compatto e consistente. Al naso è vigoroso, intenso ed è dotato di un’evidente complessità di sentori. Si individuano frutti di bosco, il floreale di violetta, poi sentori di humus e un dolce speziato che ricorda la noce moscata, infine sottobosco e odori di terra bagnata che rammentano il fungo champignon. In bocca è caldo con una buona morbidezza. Dotato di una discreta freschezza e di una bella sapidità, ha un tannino che già ad oggi è fine e ben integrato nel vino. Questa bottiglia, come quella precedentemente degustata, è terminata piacevolmente.

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il tappo in sughero naturale monopezzo del Taurasi 2008 Borgodangelo

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